In riferimento al comunicato con cui EHCA (European Hockey Clubs Association) ha reso noto di aver raggiunto un accordo con WS (World Skate) per “lavorare congiuntamente alla nuova competizione europea dalla stagione 2021/2022”, Amatori Wasken Lodi esprime sconcerto nei confronti dell’ipotesi che il massimo organismo internazionale delle discipline sportive rotellistiche abbia definito intese esclusive con un soggetto di cui non si conosce la configurazione giuridica, che risulta privo di riconoscimento ufficiale da parte delle istituzioni hockeystiche nazionali ed internazionali e che rappresenta un numero estremamente limitato di club (indipendentemente dalla loro rilevanza economica).

Amatori Wasken Lodi invita WS (nella figura del presidente del Comitato Hockey, Carmelo Paniagua) a fornire immediati chiarimenti sull’ esistenza ed i contenuti di tale accordo, nonché garanzie sul rispetto della parità di condizioni per tutti i clubs nell’accesso alle competizioni, sulla base del principio del merito sportivo e della rappresentanza di tutti i Paesi.

In merito alla formula di svolgimento delle competizioni europee per clubs, Amatori Wasken Lodi esprime contrarietà al modello “Superlega” promosso da EHCA, poiché basato su requisiti economici, tecnici ed organizzativi che risultano inaccessibili alla maggior parte dei clubs, operando una selezione sganciata da criteri sportivi e contraria agli obiettivi di inclusione e di estensione della partecipazione che risulterebbero invece fondamentali per favorire lo sviluppo e l’evoluzione dell’hockey pista europeo.

Manifestando questa convinzione, Amatori Wasken Lodi (società tra le più rappresentative dell’hockey pista italiano e con un seguito di pubblico che non teme confronti in tutta Europa), ritiene di agire nell’interesse complessivo del movimento hockeystico, con lo stesso spirito costruttivo con cui lo scorso agosto aveva formulato proposte di revisione del calendario e della formula delle competizioni per clubs che tenevano saggiamente conto degli imprevedibili effetti della pandemia, ma che non erano state degnate di minima considerazione dal Comitato Hockey di WSE ed erano state accolte con raggelante indifferenza dai top teams, salvo poi rivelarsi corrette alla riprova dei fatti.  La forzata rinuncia della maggior parte dei club ha trasformato le competizioni europee 2021 in una triste “gara ad eliminazioni per Covid” ed insieme al forfait già dichiarato da ben 6 Federazioni nazionali al prossimo Europeo senior dovrebbe indurre WS e WSE a riflettere sulle reali esigenze dell’hockey e ad individuare le misure più opportune per rendere il nostro amato sport sempre più universale, plurale ed inclusivo.